L’opportunità dello smart working

Lavorare da casa creando il proprio ufficio nella cameretta dei bambini

L’altro giorno ho fatto un giro su internet per aiutare un’amica che sta cercando un lavoro come dipendente. È una ragazza in gamba che ha sempre aiutato il marito nella gestione di una piccola azienda che ora non hanno più. Cerca lavoro come impiegata amministrativa o commerciale part-time. Ha tre figli e non riuscirebbe a gestire casa, famiglia e lavoro con un tempo pieno.

Tra i risultati di ricerca sono comparsi i più noti siti di aggregazione di annunci di lavoro e agenzie interinali, come Indeed, Monster, Adecco e simili.
Come sempre quando si leggono le offerte di lavoro, bisogna fare lo slalom tra offerte realmente serie e i vari specchietti per le allodole.

[Nel caso ti stessi chiedendo quali sono le offerte “farlocche”, sono quelle tipo: “cercasi stagista con esperienza; cercasi figura da inserire nel team per azienda in forte espansione, contattaci per maggiori info; cercasi segretaria personale full time con orari flessibili, disponibilità a seguire il titolare in ogni spostamento, offresi fisso mensile di 500€ ecc.”]

Quello che mi ha però stupita è la quantità di aziende che ad oggi offrono lavoro in modalità smart.

E mi chiedo: ma dovevamo per forza attendere un evento così catastrofico come una pandemia per renderci conto che si può lavorare a distanza in smart-working? Evidentemente sì e forse perché siamo in Italia. Infatti mi risulta che all’estero già da tempo esistono diverse opportunità per lavorare a distanza.

Il lavorare da casa è un’opportunità

La cosa che tutt’ora non mi è molto chiara è: ma perché questa possibilità non viene ancora offerta per tutta una serie di posizioni lavorative che si possono certamente svolgere da casa?

Mi riferisco alle posizioni impiegatizie, ai call center, a chi fa data entry e molte altre.


Per me rimane un mistero…

Io penso sempre che le menti illuminate e che vedono al di là del proprio naso hanno capito subito che ci sono tante opportunità e vantaggi nell’offrire la possibilità ai dipendenti di lavorare da casa. Altre, invece, rimangono ancorate al vecchio modo di gestire le cose e le persone.

Ed è a quel punto che alcune di quelle persone scelgono di cambiare azienda oppure di mettersi in proprio per poter vivere meglio la propria quotidianità.
Io faccio parte di quelle persone e, anche se a volte le cose si complicano e non sono facili, non credo che tornerei mai più indietro o per lo meno ora  avrei una consapevolezza diversa.
La parte difficile di mettersi in proprio è scegliere di farlo. Eppure è solo passando all’azione che si può scoprire cosa succederà dopo.
Sei d’accordo?