Scegliere una mamma come collaboratrice

Scegliere una mamma come collaboratrice, mamma manager

“Lei è sposata?”, “E’ mamma? /Ha figli?”, “Convive?”, “Scusi quanti figli ha detto che vorrebbe avere?”

Quando andavo a fare i colloqui di lavoro nelle aziende alcune delle domande che mi venivano fatte erano proprio queste. E no, non erano gli anni 50! Ti parlo di meno di dieci anni fa.

Ricordo che mi preparavo, davo una bella ristrutturata al mio curriculum vitae , infilavo un bel vestito sobrio ma elegante e cercavo di vendere le mie competenze meglio che potevo.

Ho sempre ottenuto ottimi risultati nei colloqui di lavoro. Mi è capitato anche più volte di rifiutare delle offerte. In una occasione in particolare, rifiutai proprio perché quelle domande hanno  riecheggiato nella mia testa durante tutto il colloquio e anche dopo.

“E si mio caro datore di lavoro, sono una donna , giovane, in età da marito e pronta per fare tanti bimbi. E no, non ti ho detto quanti figli mi piacerebbe avere.  Sai che c’è? Pazienza se mi offri il tempo indeterminato , uno stipendio wow , i ticket restaurant e il super premio annuale. Sono una donna e da grande voglio fare la mamma.”

Ecco questa è stata la mia risposta alla proposta fatta dopo quel colloquio.

L’apice della capacità organizzativa inizia con la gravidanza

Ti assicuro che in quegli anni avevo meno della metà delle capacità organizzative che possiedo oggi.  L’evento che in assoluto ha contribuito ad accrescere le mie abilità in materia di organizzazione è stato proprio la maternità.

E per maternità non intendo da quando sono effettivamente diventata mamma, ma  fin dal primo giorno di gravidanza.

Quando scopri di essere incinta, dentro di te si scatena quello che io definisco il “vortice del fare”. In automatico il cervello si posiziona nella modalità “to do list” e “to do in fretta” e da li incominci a elencare le migliaia di cose da fare e da preparare per la tua scadenza importante: la nascita del tuo bambino.

Non dubito che anche i papà possano vivere un processo simile, ma per le mamme ti assicuro, è qualcosa di innato e naturale.

Il tempo è un tuo alleato non un nemico

9 mesi? Si certo. Ma se poi come nel mio caso senti che il bimbo nasce prima, e non ti sbagli, il conto alla rovescia subisce un taglio.

Si diventa bravissime nel fare elenchi, liste  e reminder. E non parlo di liste della spesa. Parlo di suddivisioni precise ed impeccabili di cose da fare, da acquistare, da rifare, da riparare ecc. divise per tipologia, per luogo e per settore di riferimento.

La gestione di un calendario condiviso con il papà del bimbo diventa un must a cui non puoi rinunciare. E’ essenziale per segnare date, visite mediche, esami, scadenziari collegati alle liste di cose da fare, da acquistare e cosi via. I promemoria di qualsiasi genere diventano alleati fondamentali per ricordarti e per ricordare a chiunque i tuoi obiettivi e le tue priorità.

La gestione della casa viene pianificata in base alle tappe che seguiranno durante la gravidanza. Perché ti garantisco che al sesto mese con un pancione enorme diventa complicato pulire le persiane delle finestre, a meno che non si abbiano le braccia di Olivia, quindi è il caso di farlo prima.

Direzione lavori

C’è chi in gravidanza non se la passa bene, io grazie al cielo non posso lamentarmi da questo punto di vista, però se hai nausea continua, capogiri o sei a riposo forzato, come è successo a me nell’ultimo periodo ,sei costretta a delegare  a qualcun altro quello che tu non puoi più fare.

Così affini le capacità di individuazione e di scelta dei fornitori. Stabilisci regole e dai istruzioni per come fare cosa. Definisci le priorità. Decidi le scadenze.

Pianifichi e supervisioni tutti i lavori che hai delegato con cura ed attenzione. L’obiettivo prefissato è importantissimo, tutto deve essere impeccabile e a posto per il grande giorno e il margine di errore è zero.

Nel giro di breve tempo diventi  direttore e supervisore di tutte le attività che ruotano intorno alla tua casa, alla tua famiglia e non solo.

La mamma manager

Grazie alle competenze acquisite  durante il periodo di gravidanza, una neo mamma è in grado di affrontare senza batter ciglio il periodo successivo che prevede la gestione multipla di faccende domestiche, la tenuta della contabilità famigliare, la preparazione di pranzi e cene, l’allattamento, la cura di un neonato  e l’attività secondo me più complessa, ovvero garantire la presenza durante riunioni ricorrenti, improvvise e pseudo urgenti indette spesso a tua insaputa da parenti, parenti dei parenti, amici dei parenti ed amici vari.

Se, dormendo 4 ore a notte non di fila,  riesci a non litigare con nessun parente o amico, i tuoi mobili non presentano segni evidenti di polvere,  il cesto della biancheria non sta gridando vendetta, hai pagato tutte le bollette e le tuo marito non è andato in rosticceria a comprarsi la cena, allora posso affermare con certezza che una mamma è una vera manager. Da capo a piedi.

Una ricerca svolta non molto tempo fa da Salary.com  su un campione di 6 mila mamme americane,stabilisce che una mamma  lavora in media 94 ore alla settimana, per cui, considerando le numerose tipologie di lavoro svolto quotidianamente, dovrebbe guadagnare uno stipendio annuale di circa  83 mila euro.

Organizzazione eventi

Oltre a quanto elencato sopra, una mamma si specializza in alcune aree specifiche. Una di queste è l’organizzazione di eventi.

A me è successo quando abbiamo deciso di battezzare mio figlio. Erano passati 6 mesi dal parto. Volevo una bella festa con amici e parenti. E’ stato come organizzare un mini matrimonio.

Scegliere la location,  selezionare gli invitati e pensare alla disposizione dei tavoli,  decidere che cosa fare da mangiare e decidere se prendere una torta semplice o chiedere a una  cake designer. Poi bisognava pensare alle decorazioni e alle bomboniere.

Si, le bomboniere, che includono la scelta dei confetti nonché delle bomboniere stesse, che ho deciso di fare da sola con le mie manine e questo ha  reso la puntualità nel rispettare le scadenze un a priorità assoluta.

Poi ci sono gli incontri con il parroco, con i testimoni… ops volevo dire i padrini ecc.ecc.ecc.

Non ti annoio oltre.  Ma sappi che  le skills in organizzazione eventi per una mamma si manterranno costanti nel tempo, anche grazie a festività, compleanni, lauree e cosi via.

Hai ancora dubbi?

Col senno di poi vorrei poter dire alla persona che mi fece quel colloquio, che una mamma non è un impiccio per un’azienda, ma una risorsa di grande valore.

Non solo avrà competenze acquisite e rivendibili in qualunque settore , ma avrà acquisito un’abilità rara e peculiare: la sensibilità di una mamma.  Quella capacità fine di saper ascoltare e prevedere,  di notare e di accogliere.

Certo c’è chi queste competenze e abilità le possiede senza essere madre, ma quello che voglio dirti è semplicemente che, se pensi che collaborando con una mamma avrai  nel tuo team una persona poco concentrata sul lavoro, spesso assente e che potenzialmente ti può creare un problema con una seconda gravidanza, permettimi di dire che ti sei giocato la possibilità di avere nella tua squadra una risorsa sicuramente orientata allottimizzazione del tempo, alla pianificazione e al problem solving.

La paura più grande degli imprenditori sono le assenze per maternità

Ehy, mai sentito parlare di telelavoro, delega e lavoro da casa?

Esistono molti sistemi per poter svolgere un lavoro anche a distanza. Quello che, ad esempio,  la tua impiegata commerciale riesce a fare dall’ufficio potrebbe tranquillamente svolgerlo a casa propria, senza rinunciare a badare personalmente ai propri figli e senza investire il 50% del suo stipendio in asili nido e baby sitter. Oggi il web fornisce diverse risorse per poter lavorare da remoto.

Molte aziende, anche in Italia , stanno permettendo ai propri dipendenti di lavorare a distanza. All’estero invece  il telelavoro è molto diffuso.

Molte altre invece si affidano a delle professioniste, come ad esempio ad un’assistente virtualecome me,  per sostituire una dipendente in maternità. I vantaggi di questa scelta sono moltissimi e i costi notevolmente ridotti.

I vantaggi di scegliere una mamma come collaboratrice

Se mi fermassi a pensare come sarebbe la mia vita senza mio figlio, potrei solo dirti che sarebbe immensamente vuota. Si, vuota su tutti i fronti. Perché la maternità ha contribuito tanto alla mia crescita personale quanto alla mia crescita lavorativa.  Posso affermare con certezza che diventare mamma  ti completa e ti arricchisce.

Perciò il mio consiglio, al netto di quanto ho scritto in questo articolo, è  di scegliere con tranquillità una mamma per collaborare con te nella tua azienda perché potrebbe rivelarsi un aiuto prezioso nella gestione delle tue attività. Inoltre grazie ad internet e è possibile contare su questo aiuto anche mentre una mamma  è a casa vicino ai suoi bimbi.

Non c’è niente di meglio e di più affidabile di poter contare su una persona motivata e felice, che è in grado di svolgere il suo lavoro con serenità  e determinazione.

Gestione di diversi progetti, organizzazione eventi, time management, problem solving, gestione finanziaria, check delle risorse, raggiungimento degli obiettivi.  Se pensi a tua moglie  a tua madre o ad altre donne madri che ti circondano,riesci a scorgere in loro le competenze che solitamente ha una manager?